C'è posta per te: consigli pratici per e-mail che convertono

E-mail, newsletter, DEM: strumenti di marketing destinati all’oblio? Emergere dalla massa non è facile, ma quando il gioco si fa duro i duri iniziano a inviare (e no, non a spammare!).

In questo articolo ti sveliamo i nostri trucchi.

Le mail sono sulla via del tramonto, ne riceviamo troppe, nessuno le legge più. Quante volte lo hai sentito dire?
Eppure la tua casella di posta continua a essere strapiena, perché la realtà è solo una: la mail è ancora uno strumento ricco di potenziale per generare conversioni e dunque vendite. Ogni giorno ne vengono inviate quasi 105 miliardi: non sarà certo un caso!

Certo, emergere dalla massa non è facile.
Il tuo destinatario sceglierà di leggerti nella sua casella di posta per fuggire dalla confusione, dalla follia degli algoritmi e della sovra-informazione: con la mail gli stai proponendo un appuntamento esclusivo con te e con il valore aggiunto che solo tu gli puoi dare!

E poi è come il nero: sta bene con tutto! Qualunque sia il prodotto o servizio che proponi puoi sempre inserire l’e-mail marketing nella tua strategia. L’importante è farlo nel modo giusto e rendere l’appuntamento con il tuo lettore qualcosa di atteso e irrinunciabile: se non vuoi finire subito nella posta indesiderata ti consigliamo di continuare a leggere.

Vuoi una strategia di e-mail marketing?

Newsletter, DEM e mail di servizio: facciamo pulizia nella tua casella di posta.

Guarda bene: nel tuo affollatissimo account di posta troverai di sicuro diverse tipologie di e-mail:

  1. La newsletter
    Lo dice la parola: news, cioè novità! Non solo dalla tua azienda, ma anche dal settore: insomma, tutto ciò che può interessare il tuo destinatario, compreso il lancio di iniziative ed eventi. Con la newsletter costruisci un patto di fiducia con il tuo utente, lo coinvolgi e lo fidelizzi. Per farlo in modo corretto devi rendere questo appuntamento regolare e ricco di significato.
  2. La DEM
    DEM sta per Direct Email Marketing: questo tipo di comunicazione è commerciale e finalizzata alla vendita. Usala con parsimonia per non bombardare il tuo utente di pubblicità e spingerlo a cliccare sul temutissimo tasto unsubscribe!
  3. Le mail transazionali
    Il tasso di apertura medio di queste comunicazioni si avvicina al 100%: sì, perché la mail transazionale ti aiuta nel processo di acquisto, di iscrizione a un servizio, ti conferma un avvenuto pagamento. Perché non sfruttarla a proprio vantaggio? Ad esempio, se hai un e-commerce, una mail di benvenuto per l’iscrizione alla tua newsletter potrebbe contenere uno speciale sconto da utilizzare per il primo acquisto.

Scrivere una mail che funziona: le nostre dritte

Mittente
Prova a riflettere: apriresti più volentieri una mail con mittente Net Banana o una mail proveniente da Laura – Net Banana? Siamo sicuri che propenderai per la seconda opzione (e non perché Laura è simpatica!). Un mittente “umano” aiuta a empatizzare, è un meccanismo del tutto naturale.
Se proprio non vuoi usare un nome specifico scegli l’aurea via di mezzo: qualcosa come Net Banana – Team Marketing ha comunque un pizzico di personalità in più. E ora ripeti con noi: giuro solennemente di non scrivere mai da noreply@xyz!

Oggetto e preheader
Qui ti giochi tutto, quindi devi dare il massimo. Sono questi elementi, i primi che il tuo destinatario leggerà, a determinare il destino della tua mail. Hai pochissimi caratteri per anticipare il contenuto (circa 35 battute, se consideri le aperture da mobile!).
a inserire il nome del destinatario nell’oggetto: lo farai sentire unico e importante, gli dirai che stai parlando proprio a lui/lei!
No a oggetti ingannevoli.
Attenzione ai termini sconto, gratis, offerta: rischi di finire direttamente nello spam.
Emoji? Dipende. Se fanno parte del tuo modo di comunicare vanno bene, ma non è detto che facciano la differenza.
Rimani fedele alla tua personalità e al tuo tono di voce, incuriosisci, cattura l’attenzione, ma di’ sempre la verità. Quando scrivi una mail di lavoro o a un tuo amico l’oggetto corrisponde al contenuto, giusto? Il principio è lo stesso.

Header
Scegli uno sviluppo orizzontale (per non rendere infinita la tua mail, specialmente per chi ti legge dallo smartphone!) e mantieni la grafica costante, facendo eventualmente delle variazioni di colore. In un mondo ad alta concorrenza è importante dare delle piccole certezze per potersi distinguere. A livello di testo, cerca di essere breve, ma allo stesso tempo di incuriosire per far proseguire la lettura. Un consiglio: parti con una domanda, e poi rispondi!

Corpo della mail
Proprio come te, chi riceve la tua email non ha tempo da perdere. Inserisci informazioni rilevanti e fallo con chiarezza: il testo della mail deve essere semplice, scorrevole, facile da capire, fresco.
La componente grafica è fondamentale: scegli immagini coerenti con il testo, capaci di catturare l’attenzione e di invogliare all’azione, ma non esagerare. Il contenuto testuale deve prevalere.

Stai scrivendo una newsletter? Emoziona, coinvolgi, differenziati. Sii utile, offri consigli pratici e operativi. Stai progettando una DEM? Immedesimati nel tuo lettore e porta in evidenza i vantaggi, accompagnandolo senza esitazioni alla call to action.

Call to action
La call to action, o chiamata all’azione, qualunque essa sia, è fondamentale, specialmente se parliamo di DEM: è questo elemento a trasformare la tua mail da una comunicazione a uno strumento di marketing. Deve essere una, ben visibile, e deve essere codice (non immagine, o rischia di non essere aperta!). Se vuoi aggiungere contenuti secondari (come link ad altri contenuti, per esempio) lo puoi fare, ma in seguito, per non perdere il focus ovvero il tuo obbiettivo principale.

Footer
Ormai sei alla fine: non puoi cedere proprio adesso! Personalizza il footer con il tuo logo, il link al tuo sito, i contatti e la possibilità di disiscriversi. Ma non temere, se avrai fatto un buon lavoro e seguito i nostri consigli non correrai alcun rischio di annullamento!